"L'annuncio a Maria", dramma del poeta e drammaturgo francese rivisto da Davide Forte, scelto per inaugurare la riapertura del teatro romano.
Il 22 Maggio il Teatro Ghione di Roma riapre e torna a incontrare il pubblico con l’opera di Paul Claudel L’Annuncio a Maria – Il Mistero della rinascita (INFO e DATE), rielaborata e diretta da Davide Forte.
La scelta dello spettacolo, dopo una chiusura forzata dalla pandemia, vuole essere augurale; l’opera simbolo della rinascita da una benedizione allo spettacolo dal vivo, messo a dura prova dal Covid-19.
Nel dramma medievale infatti, le riflessioni sull’origine della nostra natura e delle nostre pulsioni diventano incalzanti e lo spettatore non può che arrendersi e cercare le risposte dentro di sé, ricerca spesso intrapresa nei momenti più delicati e sofferti della propria esistenza.
L’Annuncio a Maria – Il Mistero della rinascita è una storia ambientata nel tardo medioevo, in cui sei personaggi con un legame familiare o affettivo vivono un’esperienza specifica dalla quale scaturisce una riflessione.
L’opera è di spessore letterario e con la messa in scena, Davide Forte ne sancisce la valenza attuale quale necessità di riappropriarsi degli spazi culturali. Presentato in anteprima nazionale, il dramma in quattro atti vede in scena gli attori Elisa Forte, Giulia Curti, Jessica Ferro, Luciano Tribuzi, Mark Biocca e Vincenzo Tanassi.
L’opera quale fonte della Rinascita
Davide Forte ha così presentato la rielaborazione de L’Annucio a Maria – Il mistero della rinascita: ‘L’Annuncio a Maria è un’opera medievale che parla di Rinascita. Non a caso la scelta di lavorarci e presentarla in un periodo come questo. Nel rispetto delle norme e con la dovuta prudenza, sentiamo la necessità di risollevarci, di cogliere finalmente i frutti del nostro sacrificio e ricordarci che siamo vivi e c’è speranza, che la “morte” non è la fine ma è solo parte di un processo. Sentiamo l’urgenza di uscire da questa recessione culturale, perché il Teatro e tutto ciò che ruota intorno all’Arte deve Rinascere dopo questo lungo anno di silenzio. Questo spettacolo è sicuramente per tutti, ma soprattutto per i pochi, che non si accontentano di fare arte nella vita, ma che aspirano a fare della vita un’opera d’Arte. Vi invito ad entrare in questo magico periodo medievale, per disvelarne simboli e segreti e, come degli alchimisti, giungere alla fonte del Mistero della Rinascita.’